
La maggior parte delle persone afferma di desiderare ciò che desidera
perchè non ha il coraggio - ossia prova timore - di desiderare l'opposto.
L'individuo non è consapevole di questo inganno messo in atto dalla sua parte razionale, ne è semplicemente una vittima. La verità è che razionalmente desideriamo ciò che riusciamo a controllare (e che dunque non ci farà soffrire) mentre la nostra parte emotiva desidera ardentemente ciò che non possiamo controllare.
Non è un caso che le più grandi passioni sono tali perchè sfuggono al controllo razionale e finiscono con l'essere "più forti di noi".
Ma tu, sai cosa vuoi davvero e dietro a quale paura ti stai nascondendo?
E se ti dicessimo che le tue emozioni, oltre che comprenderle, puoi anche ascoltarle e… dialogarci?

No, non è fantascienza,
tanto meno un fenomeno sovrannaturale.
Si tratta piuttosto di una tecnica che rappresenta la nuova frontiera del benessere emotivo, che consente all’individuo di ritrovare l’armonia perduta grazie alla possibilità di bypassare l’influenza esercitata dalle convinzioni limitanti, dalle credenze errate e dalle paure condizionanti per scovare la radice del proprio malessere.
Un modo di conoscersi rivoluzionario per ritrovare
il benessere perduto.
Non si tratta di un metodo dall’alone mistico e misterioso, bensì di una tecnica frutto di oltre 50 anni di studi compiuti dallo psicologo e ricercatore Stefano Benemeglio, che nella sua carriera si è occupato di studiare i fenomeni emotivi e il modo in cui essi si esprimono con un solo ed unico obiettivo: giungere alla comprensione dell’umano sentire attraverso l’analisi di un gesto, di una parola o un comportamento.

Tutto ha origine infatti da un “gesto”, ossia da una forma di espressione di carattere non verbale, che nell’ambito della tecnica benemegliana rappresenta una porta di accesso unica al mondo interiore dell’individuo. L’espressione non verbale, così difficile da celare perché capace di sfuggire al controllo razionale, è infatti la chiave per accedere alle emozioni di chi ci sta di fronte, un’occasione unica per comprendere cosa muove davvero e nel profondo l’individuo.

L’idea alla base del metodo è quella secondo cui l'essere umano sia animato da un’istanza emotiva capace di esprimersi attraverso la forma più primitiva che conosciamo, ossia la nostra gestualità, e che tale forma di comunicazione, sfuggendo al controllo della mente razionale, apra le porte ad un mondo di riflessioni e ragionamenti che hanno condotto ad un tipo di decodifica del tutto speciale di quello che oggi definiamo comunemente “linguaggio del corpo”.
Sebbene le librerie siano piene di testi che spiegano come sia possibile intercettare, leggere e comprendere i movimenti del corpo di un qualunque interlocutore nei confronti del quale ci interfacciamo...
Nessun genere di decodifica si è mai occupata di analizzare i perchè che si nascondono dietro a quegli stessi movimenti per comprendere bisogni e desideri inespressi che gridano nel silenzio di una comunicazione che non ha voce e che spesso sfugge - per cultura e per abitudine - alla lettura dei più.
Una miniera di informazioni spesso ignorata ma che ci permette, in realtà, di accedere alla dimensione più intima di ciascun individuo, ma soprattutto… di noi stessi.
La Comunicazione Analogica® si qualifica dunque come un modello comunicativo che non si limita ad una sterile lettura della gestualità, bensì si pone l’obiettivo di comprendere cosa, quale elemento specifico, provochi una reazione corporea tanto evidente che sa raccontarci molto di più circa il nostro e l’altrui mondo interiore con la conseguenza del raggiungimento di un maggior livello di consapevolezza.


A questo genere di comunicazione, del tutto innovativa e rivoluzionaria, va certamente riconosciuta la capacità di rappresentare una forma di linguaggio che può essere compresa e recepita dalla parte emotiva con il fine di poter instaurare con essa un vero e proprio dialogo finalizzato alla ricerca del benessere e dell’armonia: questo genere di ricerca e di studio ha aperto le porte ad un nuovo modo di pensare alle emozioni e allo “stare bene”.
Il workshop ci condurrà dunque verso la comprensione del linguaggio parlato dalle nostre emozioni, con l’obiettivo di comprendere bisogni ed esigenze che, se assecondate, ci permettono di rendere la nostra emotività una nostra “alleata” nella vita quotidiana anzichè un nemico da combattere capace di generare in noi stati emotivi negativi e disagi emozionali di varia natura quando non ascoltata.

COSA IMPARERAI
nel workshop
L'ALLEANZA
Fatti amico il tuo istinto, impara a dialogarci e
a riconoscere le sue esigenze
A condurre il workshop un relatore di eccellenza...
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